Il Piano di Volo (Rif. G1), noto come EATS Op Form 15-3A, è un documento chiave all’interno del MACR (Military Aircraft Accident Report) N. 15060. Fu il risultato di molte discussioni e analisi in due sessioni separate, durate diverse ore, tra i tre membri più anziani dell’equipaggio di volo (Colonnello Fair, Colonnello Upham e Maggiore Cobb) e il personale del reparto previsioni meteorologiche dell’aeroporto di Capodichino a Napoli. I “meteorologi” avevano preparato una Sezione Trasversale delle Previsioni Meteo di Volo (identificata nel MACR come AAF Form 23A) per l’equipaggio. Questa mostrava una forte attività temporalesca con formazione di ghiaccio nella prima tratta della rotta e nuvole continue fino all’Inghilterra.

Le avverse condizioni meteorologiche nella prima tratta della rotta misero molto a disagio i meteorologi, al punto da tentare di dissuadere l’equipaggio dal continuare, ma senza successo. Essi menzionarono specificamente che il volo attraverso le Alpi era fuori questione a causa dell’avanzare del fronte caldo e delle formazioni nuvolose che questo avrebbe prodotto. Il comandante dell’aereo, il Colonnello Hudson H. Upham, dopo aver discusso a lungo la situazione con i suoi colleghi Pilota Comandante Colonnello Ford L. Fair e Co-pilota, Maggiore Lawrence L. Cobb Jr., esaminò una serie di possibili rotte con i meteorologi, approvò il Piano di Volo e autorizzò la partenza dell’aereo.

La rotta (Rif. G2) mostrata nel Piano di Volo doveva essere percorsa a una quota costante di 10.500 piedi. Dopo il decollo da Napoli, la rotta correva parallela alla costa italiana fino all’isola di Gorgona (tra la punta della Corsica e Pisa), quindi effettuava una virata di 45 gradi a sinistra in direzione di Istres (Marsiglia). Su Istres l’aereo avrebbe dovuto girare di 90 gradi a destra e procedere verso nord via Lione e Parigi prima di attraversare il Canale della Manica fino alla sua destinazione vicino a Southampton. Furono identificati vari aeroporti alternativi nel caso in cui le condizioni meteorologiche fossero diventate troppo severe per continuare il volo come previsto. Nonostante l’attenta pianificazione, l’aereo era destinato a non effettuare mai un atterraggio sicuro.