Il Comitato per la Commemorazione dell’Equipaggio del B-17 delle Aiguilles des Glaciers è stato formalmente costituito giovedì 2 settembre 2010.
È composto da:
Presidente
Anne Lofton Cobb
Figlia del Maggiore Lawrence Lofton Cobb Jr., co-pilota del B-17 disperso.
Vice presidente
Francis Raout
Ufficiale in pensione dell’esercito francese, membro del primo gruppo di Fanteria Alpina a trovare i resti del B-17 nel luglio 1947.
Segretari
Frédéric Blond,
Coordinatore della ricerca sul versante francese.
Gianni Boschis
Geologo, coordinatore della ricerca sul versante italiano.
Membri
Franco Bonetto
Geologo.
Pierluigi Duranti
Ingegnere Aeronautico, coordinatore degli aspetti tecnici e della ricerca negli USA.
Edoardo Pennard
Guida Alpina, testimone dell’incidente e ritrovatore dell’elica negli anni ’70.
Ashleigh Hogg
Ingegnere Aeronautico ed ex pilota RAF, analisi tecniche e interpretazione di documenti.
Bruno Giardino
Designer, progettazione della pietra commemorativa sopra il rifugio “Elisabetta”.
Un enorme e vitale supporto è stato fornito anche da:
Susan Harold, ricercatrice e scrittrice sulla Seconda Guerra Mondiale, grazie alla cui determinazione e tenacia la maggior parte dei discendenti dell’equipaggio disperso sono stati rintracciati e coinvolti nell’iniziativa. Tra le altre cose, Susan ha aiutato i veterani di guerra a scrivere le loro memorie e ha a lungo collaborato con le famiglie dei membri dell’equipaggio dell’USAAF per comprendere meglio una guerra che è stata vinta grazie al coraggio e al sacrificio dei loro parenti. Non fa parte ufficialmente di alcuna organizzazione militare o di veterani, ma lavora a stretto contatto con storici militari.
Obiettivi del Comitato
Il Comitato, formato spontaneamente da un gruppo di appassionati di varie discipline e testimoni del luogo dell’incidente, si è costituito con i seguenti scopi:
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Intraprendere ricerche approfondite nei seguenti ambiti:
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Tecnico, per cercare di chiarire le dinamiche dell’incidente.
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Storico, per tentare di ricostruire l’utilizzo di questo aeromobile durante la Seconda Guerra Mondiale e i compiti ad esso assegnati dopo la fine del conflitto.
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Umano, per cercare di tracciare la storia personale dell’equipaggio.
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Scientifico, per comprendere meglio il movimento dei ghiacciai che ha permesso la scoperta di reperti dell’aereo.
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Coordinare la raccolta di ogni tipo di materiale disperso (reperti dell’aereo ritrovati negli anni o loro fotografie, documenti storici e personali appartenenti all’equipaggio, ecc.) al fine di costruire, nel tempo, un archivio di dati di pubblico dominio.
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Coinvolgere le autorità locali francesi e italiane nel recupero, per mantenere viva e importante la memoria dell’evento.
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Contattare le famiglie dei membri dell’equipaggio per renderle consapevoli dei risultati delle ricerche di cui sopra e per tenerle aggiornate sugli sviluppi futuri.
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Organizzare una cerimonia commemorativa per l’equipaggio, con il posizionamento di monumenti in pietra presso i rifugi “Elisabetta Soldini” e “Robert Blanc”, con il patrocinio e il supporto delle autorità locali (ovvero i Comuni di Courmayeur e Bourg Saint-Maurice) e dei rappresentanti governativi dei paesi coinvolti (Francia, Italia e USA).