Negli anni ’70, il naturale movimento verso il basso del ghiacciaio dell’Estelette e lo scioglimento estivo ai suoi piedi fecero riemergere i primi oggetti appartenenti al B-17 sepolto, a poca distanza sopra il rifugio Elisabetta Soldini. I primi ritrovamenti furono fatti da Edoardo Pennard, guida alpina, e da alcuni escursionisti del suo gruppo.
I Carabinieri furono informati e, insieme a un gruppo di US Marines, intrapresero una serie di ricerche dettagliate. Furono redatti rapporti ufficiali, ma non sono ancora stati resi pubblici.

Due articoli del settembre 1972 del quotidiano italiano “La Stampa” riportarono il ritrovamento di oggetti personali appartenenti a due membri dell’equipaggio, il Maggiore Lawrence Lofton Cobb Jr. e il Sergente William Seldon Cassell. Venne menzionato anche un oggetto presumibilmente appartenente a un certo “Col. Hay”, ma questo sembrerebbe essere un errore giornalistico. Potrebbe, infatti, essere stato l’oggetto menzionato di seguito.
A seguito di una notizia apparsa sulla TV regionale della Valle d’Aosta, siamo stati contattati da Gianluca Stratta, un membro della sezione di Milano del Club Alpino Italiano. Ha ricordato che durante un’escursione sul ghiacciaio dell’Estelette negli anni ’70, aveva trovato una piastrina militare, o “dog-tag”, recante il nome di Hudson H. Upham. Ce l’ha debitamente restituita.

Nel 1979, due parti di corpi umani non identificate (una colonna vertebrale e un braccio) furono recuperate dal Ghiacciaio des Glaciers dal Capitano Lallement e dall’Assistente Comandante Bérard della Polizia francese, assistiti dai vigili del fuoco di Bourg Saint-Maurice.
Nessuna informazione è stata rilasciata dalle autorità francesi riguardo alla destinazione di questi resti.
Nel 1988, fonti francesi e italiane riportarono il ritrovamento dei resti di due corpi distinti non identificati.
Esiste una menzione non corroborata secondo cui un certo numero di personale dell’USAF del 40° Tactical Group di Aviano fu coinvolto in una valutazione dei resti, e “La Stampa” riportò che i resti furono successivamente sepolti nel cimitero militare americano di Vicenza.






