L’incidente avvenne approssimativamente alle 4 del mattino del 1° novembre 1946, quando il B-17 si scontrò frontalmente con la cima dell’Aiguille des Glaciers, a circa 12.000 piedi (circa 3.650 metri) sul livello del mare. Questa piramide rocciosa sulla spalla sud-occidentale del Monte Bianco segna il confine tra Italia e Francia ed è coperta da due ghiacciai: l’Estelette, sul versante italiano, e il Glacier des Glaciers, sul versante francese. Dato che la sua massa diminuisce con l’altitudine, sembrerebbe che l’equipaggio non l’abbia mai vista, altrimenti avrebbe potuto intraprendere azioni evasive. Ciò suggerisce che sia l’aereo che la cima della montagna fossero avvolti dalle nuvole.

Edoardo Pennard, allora un ragazzo che viveva a Courmayeur, afferma di aver sentito lo schianto e di aver visto le fiamme, ma dichiara anche che il maltempo e le forti nevicate resero impossibile scalare il ghiacciaio fino a molti giorni dopo. Quando una squadra di ricerca raggiunse finalmente il ghiacciaio, era coperto da neve alta e nessun segno dell’incidente era visibile. Negli anni ’70, circa 30 anni dopo l’incidente, fu lo stesso Pennard a scoprire per la prima volta una delle eliche durante un’escursione, incastrata tra alcune rocce a circa 60 metri dalla cima dell’Aiguille.